Sei prossimo alla pensione e hai bisogno d’aiuto con il recupero contributi INPS? Ti sei accorto che mancano delle annualità in un periodo in cui sei certo di aver lavorato? Siamo qui per renderti le cose più semplici! In questo articolo troverai tutto quello che devi sapere sul ripristino di quei contributi che sembrano essere scomparsi dal tuo estratto conto.
Ti spiegheremo quali sono i passi da seguire nel caso in cui si tratti di semplici disguidi, ma anche cosa fare qualora sia una vera e propria mancanza del tuo ex datore di lavoro. Grazie ai nostri consigli riuscirai a risolvere il problema, non dovendo cosi percepire una pensione più bassa o più avanti nel tempo.
Scopriamo quindi come recuperare contributi INPS mancanti!
Guida al Recupero
Come recuperare vecchi contributi INPS mancanti
Hai dato qualche occhiata alla tua posizione contributiva e ti sei accorto che mancano delle annualità? Sei nel posto giusto! Ecco cosa devi fare per dare inizio al recupero contributi INPS:
Contributi omessi: come controllare la posizione contributiva
Ti stai forse chiedendo: “ma come faccio a controllare i contributi versati?” Non importa se sei prossimo alla pensione a meno, se lavori già da tempo è bene che tu tenga d’occhio la tua posizione contributiva onde evitare d’incontrare qualche anomalia spiacevole troppo tardi. Per accertarti che non vi siano buchi contributivi ecco quali sono i passi da seguire:
Come prima cosa devi effettuare l’accesso ai servizi di INPS online, anche semplicemente cliccando sul link che ti abbiamo fornito.
Seleziona l’opzione di accesso, se con il PIN, lo SPID, la CIE o la CNS. Se hai bisogno d’aiuto perché non sai come recuperare Pin INPS o come recuperare lo SPID, dai un’occhiata alla nostra guida esaustiva.
Clicca quindi sul Menu dei Servizi e seleziona l’opzione Fascicolo previdenziale del cittadino.
Clicca sulla sezione Posizione assicurativa e scorri fino a trovare l’opzione Estratto conto.
Quest’ultimo è un documento che include tutte le informazioni riguardanti la posizione contributiva dei lavoratori e che ti permette di accertarti che siano stati registrati tutti i contributi pagati.
Come recuperare i buchi contributivi: controlli preliminari
Se dopo aver esaminato l’estratto conto ti sei accorto che mancano dei periodi in cui sei certo di aver lavorato, allora devi sapere che l’anomalia potrebbe essere dovuta a 2 possibilità:
Si tratta di un errore o una svista facilmente risolvibile con una semplice segnalazione contributiva. In questo caso quindi il tuo datore di lavoro ha sicuramente versato i contributi.
Non è uno disguido, ma il tuo datore di lavoro non ha pagato i contributi per quel determinato periodo. In questo caso ti consigliamo di assicurarti che non siano passati più di 5 anni, perché in tal caso potresti essere caduto in prescrizione.
Se sei certo di rientrare nella prima categoria, devi sapere che il sito dell’INPS purtroppo non è sempre aggiornato ed è possibile che vi siano anche dei ritardi per quanto riguarda la registrazione. Se però è già passato qualche mese o anno (non più di 5 però), è sufficiente effettuare una segnalazione contributiva per corregge l’errore. Accedi quindi alla tua area riservata sul sito dell’INPS e dal menu a sinistra seleziona l’opzione segnalazione sotto la voce Posizione assicurativa.
Inserisci quindi tutte le informazioni importanti, come quella relativa al periodo che manca, al tipo di contribuzione e alla sede competente. Potrai anche allegare qualsiasi tipologia di documentazione rilevante, come le eventuali buste paga o ricevute di pagamento. Per altri consigli utili leggi anche la guida su come recuperare CUD o i consigli per il recupero Pin NoiPa.
Recupero contributi INPS non versati dal datore di lavoro
Se rientri nella categoria del recupero contributi non versati, come prima cosa dovrai accertarti che non siano passati già 5 anni da quel determinato periodo. Se così non fosse, dovrai effettuare subito una segnalazione all’INPS, che assieme all’Agenzia delle Entrate effettuerà tutti i dovuti accertamenti. Ecco perché è importante controllare periodicamente la propria posizione contributiva, è l’unico modo per non cadere in prescrizione e perdere del tutto quel periodo in cui hai effettivamente lavorato.
Per avere il recupero contributi INPS non versati, l’unico rimedio che hai a disposizione è la rendita vitalizia richiedibile presso qualsiasi sede INPS. Si tratta di uno strumento messo a disposizione dall’ente e per il quale è necessario avere la prova effettiva dei contributi omessi. Devi sapere che non vi sono particolari limiti, non serve quindi avere un determinato numero di annualità, basta aver lavorato anche per qualche mese, e oltretutto: non dovrai versare alcun contributo.
Ancor di più, i documenti che accertano l’esistenza del rapporto lavorativo possono essere presentati anche successivamente alla richiesta. L’unica limitazione in questo caso è che non possono essere riscattati quei periodi lavorativi che invece sarebbero da attribuire a un altro tipo di contribuzione appartenente a un ente diverso.
Tutto sulla rendita vitalizia
La rendita vitalizia è l’unico strumento a disposizione del lavoratore che serve per il riscatto contributi INPS non versati dal datore di lavoro. Può essere richiesta dal lavoratore stesso o dai suoi eredi ed è applicabile soltanto al rapporto di lavoro subordinato. Per legge, non si deve trattare di contributi prescritti e il periodo in questione può essere riscattato sia in totalità, che solo parzialmente.
Di solito, all’interno del provvedimento di accoglimento che ti arriva a casa per mezzo di raccomandata sono indicate anche le modalità di pagamento, oltre che le relative scadenze. Per fare domanda puoi affidarti a INPS online o in alternativa tentare il riscatto contributi mancanti chiamando il numero 803 164 oppure 06 164164 da un cellulare. Tuttavia, considerando quanto sia importante effettuare correttamente la segnalazione, ti consigliamo di rivolgerti direttamente agli enti di patronato o agli intermediari dell’Istituto.
Il tempo di lavorazione delle domande si aggira attorno ai 85 giorni lavorativi, ma di solito il responsabile del procedimento dev’essere indicato già dopo 30 giorni come indicato dalla tabella ufficiale. Se ti servono altre indicazioni, come ad esempio i consigli sul recupero Pin tessera sanitaria online, non esitare a leggere la nostra guida.
FAQ: le risposte dei nostri esperti
Se hai ancora qualche dubbio sul recupero contributi mancanti, allora leggi attentamente anche le risposte degli esperti alle domande più frequenti. Ecco quali sono:
Cosa fare se mancano dei contributi INPS?
Se esaminando il tuo estratto conto ti sei accorto che vi sono dei contributi INPS mancanti, la prima cosa da fare è controllare se si tratta di un semplice errore o di un mancato pagamento da parte del datore di lavoro. Poi, per ottenere il riscatto contributi, ti basta seguire attentamente la nostra guida.
Quanto costa coprire i buchi contributivi?
In realtà, se si tratta di un periodo in cui hai effettuato un lavoro subordinato, il riscatto dei contributi non costa nulla! Al contrario, nel caso di contributi volontari per periodi non lavorati, come ad esempio per il riscatto della laurea, puoi calcolare quanto devi pagare per il periodo di studio effettuato usufruendo della simulazione INPS.
Come recuperare 10 anni di contributi versati?
Se si tratta di un semplice errore, allora ti basta fare una segnalazione contributiva. È questo il caso di chi deve effettuare il riscatto contributi prima del 1990, come ad esempio negli anni ’70 quando la gestione dei contributi veniva effettuato usando la segnalazione sui libretti assicurativi. Potrebbe quindi succedere che alcune marche non sono ancora state digitalizzate, ma sono comunque presenti in forma cartacea presso le sedi provinciali.
Altrimenti, se parliamo ad esempio di contributi non versati dal 1991 al 1995 o ad esempio di riscatto contributi prima del 1995, ci dispiace informarti che non potrai attivare la rendita vitalizia in quanto quest’ultimi sono già andati in prescrizione.
Quanto costa il riscatto contributi prima del 1995?
La segnalazione contributiva è in ogni caso gratuita, quindi se si tratta di una semplice svista, non dovrai fare altro che seguire i passi indicati in questa guida.
Se la nostra guida completa e aggiornata sul recupero contributi INPS ti è stata d’aiuto, ti invitiamo a leggere anche altri articoli presenti sul sito o a condividerli sulle tue pagine social. I nostri esperti sono a tua completa disposizione e non vediamo l’ora di leggere le tue impressioni nella sezione commenti qui sotto.
Cristina Amalia
Amante della scrittura e con una voglia irrefrenabile di scoprire la verità, Cristina è una studentessa di Giurisprudenza con una comprovata esperienza nel mondo del copywriting e della traduzione. La sua missione è illustrarvi, in modo semplice e chiaro, le caratteristiche e funzionalità delle ultime innovazioni tecnologiche.